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Come si sono evoluti i dispositivi di sicurezza per motociclisti

Già da molti anni i motociclisti contano su accessori più sicuri che permettono loro di stare più tranquilli quando sono in sella alla loro moto. Per dispositivi di sicurezza si intendono quegli strumenti che posti a protezione di una parte del corpo, la preservano da possibili contusioni o problematiche del genere oppure da dispositivi installati sulle strade in caso di caduta. Ad esempio, per quanto riguarda i guanti da moto, sono fatti di vari materiali,  ma quelli che salvaguardano maggiormente le mani di un centauro, sono quelli fatti di pelle con le nocche protette e rinforzate con carbonio e kevlar. Anche i polsi vengono sostenuti con stecche simili a quelle usate per i guanti da snowboard. Per quanto riguarda i caschi devono essere omologati indipendentemente dal modello che si sceglie.

E’ importante questo fattore perché sono testati a dovere e proteggono veramente. Sono fatti di materiali molto resistenti agli urti ed indeformabili come il kevlar stesso.

Sui dispositivi utilizzati nelle strade di tutti i giorni possiamo menzionare i guard rail che si differenziano da quelli standard in quanto hanno una protezione per motociclisti aggiuntiva studiata appositamente per loro. In caso di impatto con il guard rail infatti questa barriera impedisce ai motociclisti di finire incastrati tra le barriere.

Tra le altre protezioni importanti c’è il paraschiena che come dice la parola stessa, protegge la spina dorsale della persona che guida la moto oppure il motorino. Si indossa come una sorta di zaino e si pone sulla schiena cercando di farlo aderire perfettamente sotto il giubbetto. Anche questo accessorio è fatto in carbonio. Sembra quasi il guscio di una tartaruga.  Si usano questi materiali per costruire i dispositivi di sicurezza,  principalmente perché sia il tessuto che i  filamenti, sono dotati di caratteristiche uniche in termini di resistenza sia trasversale, sia longitudinale. Altrettanto importanti sono i scarponi da moto. Ovviamente fanno parte di un abbigliamento particolare adatto ai motociclisti che corrono in pista.

Ma ci sono le vie di mezzo; esistono, infatti, dei scarponcini con i rinforzi sulle punte ed all’altezza delle caviglie di modo che in caso di caduta,  riescano a proteggere queste parti del corpo. Per quanto riguarda il primo dei due, è utile anche per evitare che si rovinino le scarpe che si indossano normalmente, visto che il piede destro cambia le marce e la punta nel tempo si logora. Esistono una molteplicità di accessori per la sicurezza su strada, ma dipende anche come e dove si vuole guidare il proprio mezzo. In commercio ci sono tute di pelle con le protezioni sulle ginocchia e sulle spalle, sui gomiti e sul petto oppure giacche in goretex con gli stessi rinforzi sulla parte alta del corpo. Queste ultime sono favolose, perché risultano leggere e comode; inoltre, proteggono perfettamente dalla pioggia visto che sono fatte in goretex. Per una maggiore sicurezza, puoi anche acquistarle in pelle, ma d’estate è davvero difficile riuscire ad utilizzarle.

In tema di strade e autostrade un altra sicurezza è rappresentata dalle barriere stradali che vengono posizionate per segnalare o evitare collisioni con mezzi ostacoli posti sulla carreggiata. Basti pensare ad esempio quando si è in prossimità di un cantiere per lavori stradali. In questo caso vengono posizionate delle barriere stradali che permettono di delimitare un ostacolo, il tutto per la sicurezza dei motociclisti.

Per dispositivi di sicurezza si intendono anche le protezioni che vengono poste sulla moto. Adattabili a tutti modelli, esistono due piccoli cilindri di gomma che vengono avvitati davanti al motore. Questi si chiamano paramotore,  proprio perché in caso di caduta o da un lato oppure dall’altro lato della moto, fanno da perno ed il motore non si danneggia. Qualcuno più esperto per non rovinare l’estetica della propria motocicletta preferisce non montarli, ma non la modificano più di tanto. Per quel che riguarda la sicurezza dei motociclisti, oltre a giacche con protezioni di pelle oppure in goretex, ci sono marche che fanno anche pantaloni unisex che sempre in questo materiale, possono essere indossati sopra i tuoi di stoffa. Sono impermeabili e perfetti per la pioggia. Avendo al loro interno i paraginocchia ed i parafianchi, pesano di più di un pantalone normale in goretex. Anche per metterli nel sottosella è un po’ difficoltoso, ma se si riflette un momento sull’importanza che hanno, tutto il resto va in secondo piano.

Un altro accessorio che sembra di poco conto, ma che invece è molto importante per guidare bene una moto, è il sottoguanto. In commercio ne esistono tanti e di tutte le marche, addirittura che si riscaldano a seconda delle proprie necessità. I migliori sono in seta, visto che indossati sotto al guanto, non surriscaldano le mani e permettono una presa eccezionale sulle manopole. La presa sul gas e la possibilità di premere con sicurezza la frizione ed i freni in egual modo, sono tutte componenti necessarie per far sì che il centauro riesca a salvaguardare se stesso in caso di imprevisto. Di grande aiuto per il motociclista, è anche l’ABS che viene montato su alcuni modelli di moto, ma che attualmente è ancora un optional e come tale si può scegliere se spendere soldi per questo oppure no. Molte persone, per risparmiare, preferiscono farne a meno, talvolta essendo inconsapevoli delle prestazioni che offre.

Purtroppo, bisogna considerare che un evento particolare in moto può causare più danni rispetto a quelli a cui si potrebbe andare incontro, guidando invece un’auto. Per questo negli anni, sono stati studiati,  con accuratezza sia dal punto di vista dei crash test, sia dal punto di vista aerodinamico,  i dispositivi di sicurezza e si è pensato bene di farli con materiali altamente performanti come il kevlar ed il carbonio. Non a caso, questi vengono usati anche per la carena ed altre parti della moto che nel momento ipotetico di caduta oppure di impatto, dovrebbero resistere perfettamente all’urto.

Mal di schiena: affidarsi ad un fisioterapista

Sono moltissime le persone, circa quindici milioni in Italia, che soffrono di mal di schiena. Questo è un termine generico con cui si indica un un sintomo nevralgico di svariate tipologie di affezioni. Le cause di questo fastidio possono essere innumerevoli, di diversa gravità e natura.
E’ piuttosto raro che la causa del mal di schiena possa essere una malattia ossea, quali scoliosi, artrosi, fratture ostoporotiche, tumori ossei, per fare alcuni esempi. In questi casi, quando il paziente si rivolge al medico, per ogni patologia viene individuato il motivo che causa il mal di schiena e si procede con la cura della malattia stessa.
In certi casi il mal di schiena può essere associato ad altre malattie, che non sono strettamente collegate con la colonna vertebrale, ma che possono ripercuotersi su di essa. Per fare alcuni esempi: patologie a carico dell’apparato gastrointestinale a quelle tipiche del cavo orale.
Molto spesso, però, non si trovano immediate cause del mal di schiena in altre patologie e in questi casi le motivazioni possono essere di tre tipologie: meccanico/strutturali, posturali, psicologiche.
Il tipico disturbo meccanico/funzionale è la discopatia, causata da un prolasso o da un’ernia del disco intervertebrale.
Per quanto riguarda il mal di schiena posturale questo è forse il più diffuso e dipende soprattutto da posizioni scorrette, dall’uso di sedie, poltrone, materassi inadatti, dal fatto di mantenere per molte ore la stessa posizione o, per esempio, da abitudini sbagliate, quale, per esempio, il modo sbagliato di sollevare un peso. In questo caso è bene affidarsi a professionisti del settore, generalmente fisioterapisti. In italia sono molti a dedicarsi a questa professione e sarà sufficiente chiedere al proprio medico di fiducia o cercare nella propria città su google. Ad esempio se si cerca un massaggio per il mal di schiena a Verona si trovano fisioterapisti che lavorando presso strutture private o anche pubbliche convenzionate.
Il mal di schiena psicologico può essere diagnosticato in mancanza di qualsiasi possibile causa fisica. In questo caso per risolvere il problema è necessario rivolgersi a uno psicoterapeuta.
I mal di schiena, inoltre, si possono suddividere in acuti e cronici, dove i primi hanno un arco di sviluppo di massimo sei settimane, mentre i secondi si protraggono per più tempo. Nel primo caso, spesso il mal di schiena è dovuto a fattori quali traumi, defici neuromotori, per fare solo alcuni esempi.
Nel caso, invece, di un dolore cronico è importante effettuare esami approfonditi per capirne le cause e in seguito procedere alla risoluzione.
Anche la zona in cui è localizzato il dolore (cervicale, dorsale, lombare) può dare indicazioni importanti riguardo le cause e una sua possibile risoluzione.
Quello che fa pensare è un dato molto interessante e cioè osservare che, solo una piccolissima parte di chi soffre di mal di schiena, si rivolge a un medico.

Accessori indispensabili per una barba perfetta

La barba è una delle componenti primarie del fascino di un uomo, dona infatti quell’aria rude e irresistibile. Deve essere però sempre mantenuta in ordine, anche se la parvenza è poi molto naturale, dietro si celano piccoli segreti di bellezza.

Da abbinare al taglio professionale della barba infatti esistono tanti prodotti e trattamenti, vediamo assieme quelli più efficaci. Soprattutto per l’uomo che decide di portarla particolarmente lunga, non è semplice mantenerla sana, pulita e morbida.

Innanzitutto è sconsigliato usare per la barba lo stesso shampoo che utilizzate per i capelli e peggio ancora il bagnodoccia che usate per il corpo. La pelle del viso è molto differente dal cuoio capelluto e dalla pelle del resto del corpo, è più sensibile e per questo necessita di detergete con un pH specifico, che non la secchi e la screpoli. Inoltre esistono prodotti molto validi che oltre ad idratare la pelle garantiscono la lucentezza della vostra barba.

Via libera poi agli oli, pre e post rasatura. Con le loro fragranze più o meno intense donano freschezza alla barba e la idratano fino alle radici. Anche per chi porta la barba corta, poche gocce di olio contribuiscono a renderla brillante e profumata.

Attenzione al pettina, in particolare se di plastica. Sembrerebbe infatti una buona idea quella di utilizzare un pettine per districare la barba, invece spezza i peli e la rende elettrica, così da attirare fastidiosi pelucchi che non faranno altro che sporcarla.

Scegliete piuttosto una spazzola in legno con setole più o meno lunghe a seconda dell’uso, tra le più raccomandate sicuramente c’è la “military brush”. Potrete delicatamente spazzolarvi anche tutti i giorni.

Infine nell’armadietto del perfetto hipster non può mancare del balsamo per barba, ideale sia per mantenere la barba morbida che la pelle idratata, basta un semplice e rapido gesto per modellare la vostra barba con questo prodotto per poi essere in ordine per tutta la giornata.

Posizionamento sui motori fai da te: pro e contro

I pro del fai da te del posizionamento sui motori di ricerca

Nel commercio ormai la maggior parte delle aziende ha il proprio sito internet, ma senza la giusta pubblicità sul web non si ha sicuramente visibilità e quindi non ha nessun vantaggio. Tanti sono anche gli e-commerce, perchè le persone sono sempre più propense ad acquistare direttamente da casa ogni sorta di prodotto. Quindi appurato che la pubblicità è l’anima del commercio dobbiamo capire in che modo fare quella corretta e aumentare le vendite. Il fai da te in questo campo non è assolutamente semplice, si devono avere le nozioni di base per quanto riguarda il corretto posizionamento sui motori di ricerca e soprattutto dei mezzi per ottenerlo. Innanzitutto se si riesce a fare correttamente da soli si risparmia la spesa di consulenza, si può anche mantenere sempre il controllo della graduatoria, si può in ogni momento provare da sè nuove strategie ed eliminare quelle che non portano all’obiettivo. Altro vantaggio del gestire da soli ilposizionamento sui motori di ricerca è anche quello della cernita degli stessi e quindi la decisione autonoma di quanto e dove investire per la pubblicità. Non è affatto semplice seguire questo progetto da soli, ci vuole anche molto tempo, ma sicuramente nel momento in cui si iniziano a raggiungere degli obbiettivi la soddisfazione sia personale che di introiti economici è molto alta.

I contro del fai da te nel posizionamento sui motori di ricerca del proprio sito internet

Provare da soli a far crescere il proprio sito internet è davvero molto difficoltoso, la maggior parte delle persone prova con risultati pessimi. Calcoliamo che ormai tutte le aziende hanno il proprio sito internet, alcune da anni e quindi essere tra i primi nei motori di ricerca è davvero difficile. Se esistono in tutta Italia le web agency, molte a Milano che lavorano per tutta la nazione, vuol dire che è un vero e proprio lavoro quello che viene fatto per promuovere un sito internet, questo fa capire che il fai da te è davvero difficile da gestire. Ci vuole davvero poco a rovinare il lavoro di un sito internet, può essere il più bello, il più utile, ma se non viene gestito nel migliore dei modi nessuno lo verrà mai a visitare, l’obbiettivo appunto è quello di aumentare il numero dei visitatori, perché così si pr ocede a scalare i posti nei motori di ricerca, e detto così sembra molto semplice ma così non è. Ci sono parecchi metodi anche differenti per aumentare la visibilità, ed i professionisti delle web agency passano tutto il giorno a studiare, cosa che per chiunque è impossibile da fare. Quindi i contro sono sicuramente che un lavoro non fatto da un professionista può portare a perdere tutto lo sforzo e la spesa per cercare di avere un buon sito web. Altro contro è quello di perdere del tempo per un lavoro che non da risultati, e di conseguenza anche la perdita di possibili introiti che derivano da un buon utilizzo dei motori di ricerca.

Una breve infarinatura di cosa si deve fare per posizionare al meglio il proprio sito nei motori di ricerca. Come abbiamo dunque compreso non è solo utile segnalare sui motori di ricerca il proprio sito web, si deve per prima cosa scegliere le giuste parole chiave con le quali le persone vedranno la pagina internet. Ad esempio se ho una gioielleria sicuramente nelle parole chiave per la ricerca non mancherà gioielli, ma va fatto un attento studio di tutto quello che una persona può digitare per cercare il negozio, non è molto semplice, esistono per ogni categoria merceologica degli elenchi di parole chiave da inserire, anche ad esempio l’inserimento delle principali marche che si vendono è importante, perché molte persone cercano sul web direttamente le griffe. Altro passaggio importante è la scelta del capitale da investire per la pubblicità ed i giusti canali, obsoleti sono ormai i volantini o comunque altri canali differenti dal web. Molte persone attualmente investono molto in pubblicità sui social network, ognuno di noi ha almeno un profilo personale su queste piattaforme e sappiamo bene che spesso si leggono delle pubblicità, ecco queste vengono attualmente considerate un gran buon investimento per farsi conoscere da moltissime persone, inoltre si copre davvero ogni tipo di zona con questi metodi. Ma non solo le uniche due cose che si devono fare per migliorare il posizionamento sui motori di ricerca, va sempre seguito l’andamento del sito, per studiare le differenti strategie, è un vero e proprio lavoro quindi non sottovalutate la cosa e cercate una consulenza da un professionista del settore per evitare di trovarvi a perdere anzichè guadagnare.

Pelle del viso luminosa: come ottenerla con poche semplici mosse

Le pelle del viso è la parte del corpo più esposta agli agenti esterni, perchè sempre scoperta e proprio per questo risente della continua esposizione ai raggi del sole, degli sbalzi di temperatura, del vento e dell’inquinamento. Quando non si deterge con cura questa zona del corpo il suo aspetto diventa spento e opaco, rendendo il viso stanco e poco luminoso. Per avere sempre una pelle luminosa e pulita è importante sottoporsi ad una pulizia del viso almeno ogni 15 giorni, l’intervallo tra un trattamento e l’altro può variare in base al tipo di pelle che si ha, ad esempio secca, mista o grassa. E’ preferibile sottoporsi ad un trattamento del genere il giorno prima di un evento speciale, ad esempio una festa di compleanno o una serata in compagnia degli amici in una delle meravigliose discoteche roma, perchè al termine della pulizia la pelle del viso è leggermente arrossata e ci vuole qualche ora prima che il rossore sparisca.

Pulizia del viso in casa

Per effettuare una pulizia del viso e quindi eliminare dal viso le cellule morte, eventuali brufoli e punti neri e rendere la pelle pulita e luminosa, si può prendere appuntamento in un centro estetico di fiducia oppure si può realizzarla anche in casa, seguendo delle semplici mosse che sono illustrate di seguito.

 

  • Pulire imbevendo un batuffolo di ovatta o un dischetto di cotone con del latte detergente e passarlo delicatamente sul viso, in questo modo si prepara la pelle al trattamento e si eliminano ogni eventuali tracce di trucco.
  • Riempire una pentola con dell’acqua e portarla ad ebollizione, mettere all’interno dell’acqua mezzo cucchiaio di bicarbonato, oppure qualche goccia di olio essenziale come il tea three oil, lasciar raffreddare e poi fare i fumetti per almeno 10 minuti. In questo modo i pori si dilatano e sarà possibile poi eliminare con più facilità punti neri e brufoli. E’ sconsigliabile spremerli con le dita ma è preferibile usare una garza di cotone sterile.
  • Fare uno scrub per eliminare le cellule morte della pelle. E’ possibile anche realizzare uno scrub in casa, utilizzando del bicarbonato, con un cucchiaio di miele e mezzo limone spremuto.
  • Passare sulla pelle un batuffolo di cotone con qualche goccia di tea three oil.
  • Utilizzare una maschera astringente.
  • Infine utilizzare una maschera idratante.

Terminati tutti questi passaggi la pelle del viso apparirà luminosa e ringiovanita.

Arriva il Torino Crime Festival

Torino è da sempre considerata una città alquanto misteriosa, densa di luoghi magici ed energeticamente ricca. Non è un caso se in questa città vi siano dei musei molto particolari, come il mitico e sempre affollatissimo museo Egizio, dove si trovano esemplari mirabili di mummie, ma anche il museo dedicato all’antropologia del crimine di Cesare Lombroso.

Chi visita la città o sceglie di viverci può quindi contare su un tessuto urbano quanto mai affascinate e denso di particolari. Non è un caso se gli appartamenti in vendita a Torino varino di prezzo e di pregio a seconda dei quartieri dove sono dislocati, perché non si tratta solamente di fare una netta divisione fra posizioni più o meno centrali, ma della vicinanza a luoghi strategici che delimitano il tessuto urbano torinese.

Chi è affascinato dal crime, dal poliziesco e dal noir può contare da quest’anno su un appuntamento in più, che si è tenuto nel fine settimana dell1-3 aprile in città. Si tratta del Torino Crime Festival, una kermesse che si è proposta di affrontare lo stretto legame della città con questo genere così affascinate e misterioso. Tanti sono stati gli eventi organizzati per l’occasione, dagli incontri che si sono tenuti nei maggiori musei della città fino alle proposte artistiche esposte dalla Galleria d’Arte Moderna. Un vero e proprio tuffo nel genere crime, che ha interessato l’arte, la cultura, la musica e anche l’intrattenimento, con la partecipazione all’evento dei tanti locali del centro della periferia.

Ma non solo incontri artistici, perché anche la parte più accademica della città ha voluto celebrare il festival e porlo ad un livello più alto, organizzando delle lezioni magistrali che sono state tenute nelle aule magne delle diverse facoltà. Gli ospiti chiamati per l’occasione sono stati molto importanti, e la scelta prelude ad una crescita di questo festival. Molto probabilmente, il Torino Crime Festival si proporrà nei prossimi anni come un evento di respiro internazionale, per stessa e per tutti gli appassionati del genere, che potranno scoprire la magica Torino sotto una luce decisamente diversa, più colta e più legata alle sue misteriosi origini.

Consigli sui regali di laurea

La laurea è, per eccellenza, il culmine di un percorso molto importante che il neolaureato ha compiuto per un periodo più o meno lungo: il momento della proclamazione è un momento catartico, quasi liberatorio, perché dietro a quelle parole pronunciate dal presidente di laurea si celano sacrifici, gioie e dolori, soddisfazioni ma anche qualche amarezza di chi ha appena compiuto questo percorso importante.

E come ogni percorso che si rispetti, anche quello della laurea richiede una, seppur piccola, celebrazione di quel traguardo, che può essere una festa vera e propria in un ristorante, in una pizzeria, o anche un semplice rinfresco con gli amici ed i parenti più intimi.

Ecco perché i regali di laurea non sono tutti uguali: se siamo invitati ad una festa di questo tipo ed abbiamo subito pensato alla classica penna stilografica da regalare al festeggiato, domandiamoci se non stiamo commettendo un errore. Infatti, i regali di laurea possono variare a seconda del rapporto che abbiamo con chi festeggia, del tipo di festeggiamento, dei gusti e della personalità del festeggiato, e del nostro budget.

Se riusciamo a trovare la giusta combinazione di questi quattro elementi, non potremo assolutamente sbagliare nella scelta del nostro regalo.

Ma quali sono i regali di laurea più diffusi da fare ad un neo laureato?

Come abbiamo anticipato esistono i regali classici, che però non sono adatti a tutti: un regalo tradizionale può essere una penna, una valigetta per i documenti e per il computer portatile, una cravatta oppure una borsa griffata. Ma se il nostro festeggiato è un grande amante dei viaggi e delle avventure, allora in questo caso dovremo optare per qualcosa di meno classico e tradizionalista: un coupon per un mini-viaggio – è un ottimo regalo che possono fare i colleghi di corso, tutti insieme – oppure una escursione in moto, un corso di fotografia, e per i più timidi e dediti al relax un pacchetto benessere.

Il concorso di progettazione BIM organizzato da Ashrae

Ashrae ha organizzato un concorso per architetti con l’obiettivo di diffondere la cultura dell’utilizzo di BIM (Building Information Modeling) come sistema di progettazione e realizzazione di edifici.

Che cosa è esattamente il BIM? Traducendo alla lettera, un modello d’informazioni di un edificio. Non è semplice darne una definizione univoca, ma come dice Wikpedia si tratta sostanzialmente del processo di sviluppo, crescita e analisi di modelli multi-dimensionali virtuali generati in digitale per mezzo di programmi su computer.

Alla gara promossa da Ashrare, hanno partecipato otto squadre di professionisti del settore, coadiuvate da aziende produttrici di software. Essi dovevano competere al fine di realizzare un progetto Nzeb sulla base di indicazioni comuni, come l’altezza dei piani, il numero degli occupanti e la dimensione delle aperture.

I giudici hanno valutato il lavoro migliore sulla base di questi criteri: innovazione, prestazioni energetiche, creatività e lavoro di squadra.

La squadra vincitore? Il team IES, che ha avuto tra i tuoi protagonisti Arup, TLC Engineering for Architecture, Integral Group, DLR Group, Affiliated Engineers Inc,, HKS Inc. e IES Ltd.

Il frutto del lavoro di tre mesi del team vincitore ha dato alla luce il progetto di un edificio di tre piani che verrebbe costruito nel centro di Boulder, in Colorado, caratterizzato da un’importante innovazione: si tratta infatti di un modello capace di garantire standard uguali per un periodo di almeno 50 anni. Per svilupparlo, lavorando in cloud, i vincitori si sono serviti del software WeatherShift di Arup, capace di stimare i dati sulla  temperatura e sull’umidità e altre condizioni atmosferiche. A contempo è stato usato il sistema TMY15 di previsioni meteo a 15 anni, che permette di effettuare previsioni metereologiche addirittura fino al 2064.

Se siete interessati ad imparare a progettare con la tecnologia Building Information Modeling, nel nostro Paese sono presenti diversi corsi BIM certificati e capaci di vantare importanti collaborazioni con autorevoli professionalità del settore.

La società canottieri di Moltrasio: un circolo famoso in tutto il mondo

Moltrasio, località che sorge sulla sponda occidentale de lago di Como, è un piccolo comune della provincia di comasca. A differenza di molti paesini adiacenti, qui vengono ancora svolte attività artigianali che col passare del tempo sono andate perdute.

Vi sono una serie di ipotesi intorno al nome: Monte dei Larici o Monte Larice prima, successivamente Monte Raso e poi Moltrasio; una seconda ipotesi sostiene che le origini siano da trovare attorno al luogo in cui veniva estratta la “malta”.

Il comune è particolarmente famoso poiché ospita le case di molti personaggi illustri come per esempio Javier Zanetti, Matthew Bellamy fino al 2009 e ai tempi, dello stilista Gianni Versace.

L’attività per cui Moltrasio è tuttavia conosciuto in tutto il mondo è il canottaggio. Risalgono al 1911 le prime ricevute di pagamento che agli albori era semplicemente un Circolo sportivo che comprendeva più specialità come la corsa, il nuoto. Intorno agli anni ’30 la squadra di canottaggio cominciò a vincere per anni consecutivi titoli e coppe, come successe per tre anni consecutivi con la Coppa del Re, ambito trofeo previsto per la specialità “canottaggio a sedile fisso” che si disputava a Villa D’Este.

Ma fu negli anni ’60 che il Circolo Sportivo abbandonò definitivamente il sedile fisso a favore di quello scorrevole precisamente nel 1963, stesso anno in cui cambia la denominazione della società in Canottieri Moltrasio.

Da allora, la società ha ottenuto risultati stupefacenti e ha riorganizzato la propria struttura e dotarsi di sede sociale, palestra, spogliatoi e negli ultimi anni persino di un’area fitness messa a disposizione di tutti i soci del circolo.

Un traguardo importante fu poi raggiunto negli anni ’90, quando la società canottieri ottenne uno dei più alti riconoscimenti del CONI ossia “La Stella D’Oro” al merito sportivo.

Quello che ha permesso alla società canottieri di Moltrasio di raggiungere risultati così brillanti, è di fatto una combinazione di tre elementi: dirigenza, allenatori e atleti.

 

Efficienza energetica: il riscaldamento a pavimento

Spesso quando pensiamo ad un sistema di riscaldamento per la nostra casa, ci vengono subito in mente i termosifoni e i radiatori. Questi rappresentano diciamo, il vecchio sistema che piano piano è stato sostituito da un impianto a pavimento. Gli impianti di questo tipo che siano quelli a sistemi radianti o meno, sono forse i più comuni e quelli che vengono preferiti più facilmente per due motivi: prima di tutto per il fatto che garantiscono una totale omogeneità del calore in tutta la superficie della casa e poi perché attraverso un particolare sistema di regolazione del calore e della pompa dalla quale sono caratterizzati, riducono notevolmente i rischi di sprechi di energia. Il sistema di impianto a pavimento risulta essere un metodo perfetto se oltre al calore si vuole comunque mantenere invariata l’estetica della propria abitazione, quindi senza elementi ingombranti, quali i termosifoni a volte sono.

Il metodo migliore per un impianto a pavimento riguarda il sistema a radianti. Esso consente di poter utilizzare dei pannelli che si alimentano grazie ad energia rinnovabile e il loro metodo di funzionalmente è sicuramente il più valido di tutti. Si pensi per esempio al fatto che con un unica installazione abbiamo risolto il problema del calore a casa nostra senza dover agire ulteriormente sulle pareti per l’affissione di un qualsivoglia radiatore. O possiamo pensare al fatto che essendo collegati ad un particolare sistema di controllo dell’energia, non vi è alcuna dispersione del calore, non si rischiano allergeni quale la polvere per esempio e vi è un notevole risparmio economico. Tutto questo ci dice che l’impianto a pavimento è la soluzione che cerchiamo se vogliamo creare di sana pianta un impianto di riscaldamento come si deve per la nostra nuova casa.

Cosa succede se viviamo in condominio? La centralina applicata permetti di poter controllare ogni singolo appartamento in base a consumi e funzionamento ma allo stesso tempo possiamo benissimo controllare e regolare noi stessi quello che è il nostro specifico ambiente. L’impianto a pavimento dalla sua nascita ha rappresentato la svolta in tutti i sensi anche perché consente di poter gestire il caldo freddo in quanto, particolari sistemi, garantiscono anche il raffrescamento dell’ambiente. E a proposito di raffrescamento, essi garantiscono il massimo comfort anche perché così come il caldo, anche il freddo sarà omogeneo senza particolari spifferi o luoghi estremamente freddi della casa che sono spesso causa di malanni. Più risparmio, meno spese e più salute!